Parallel of life and art, 1953
Tra rinnovamento e ritorno al passato
Nel secondo dopoguerra, l’Inghilterra, pur avendo contribuito in maniera determinante alla vittoria sul nazismo, è un paese al collasso. Sul fronte interno, il razionamento del cibo e le città pesantemente bombardate pongono problemi gravi di ordine sociale. All’esterno, si assiste al progressivo disfacimento del suo impero: nel 1947, l’India ottiene l’indipendenza e l’anno ...
«Per prima cosa si flabicò, mittenno a partito l’arti di muratore ‘mparata nella Merica, ‘na casuzza di petra ‘ntonacata di bianco, precisa ‘ntifica a un dado di tri metri per lato e tri metri d’altizza. Il dado dava le spalli al mari, in quanto che la porta di trasuta stava precisa a deci passi davanti all’aulivo. Allato alla porta, ad altizza d’omo, c’era ‘na finestruzza di trenta centilimetri per trenta centilimetri per aviri tanticchia ...
In occasione dell'anniversario della nascita di Le Corbusier il 6 ottobre 1887, Archphoto dedica un approfondimento all'Unité d'habitation di Nantes, realizzata nel 1955 dal maestro svizzero nel sobborgo di Rezé.
Spazi ampi e confortevoli, luce naturale, vista panoramica: insomma ciò che banalmente definiamo “qualità della vita”. Così si presenta l’appartamento che Patricia Aldebert, una giovane mamma di origine maghrebina, separata con due ...
Una città militare: fondazione e immagine
Nel 1869 viene inaugurato ufficialmente l’Arsenale della Spezia. Nel giro di vent’anni la popolazione triplica passando dagli 11.556 abitanti del 1861 ai 31.565 del 1881. Tre piani urbanistici in rapida successione (1865, 1871, 1884) imprimono un’immagine ortogonale alla città a partire dal recinto dell’Arsenale: vero e proprio elemento primario di valore morfogenetico del nuovo impianto urbano. È l’atto ...
Marcatre n.50-55/1969, numero tematico dedicato al convegno Utopia e/o Rivoluzione svoltosi a Torino nel '68
Affrontare il problema della sperimentazione nel panorama dell’architettura in Italia costringe ad impostare un discorso polemico che può suonare moralistico. Ma tant’è.
La mia esperienza, di “critico” dell’architettura radicale prima, di insegnante di storia dell’arte a fianco di pittori, scultori e architetti nell’istruzione artistica ...
Hans Hollein, megastruttura, Vienna 1960
Le Biennali sono ancora occasione per una sperimentazione efficace sui temi progettuali o rischiano di essere una rassegna di architetture più o meno interessanti?
È indubbio che oggi le potenzialità del progetto si siano moltiplicate aprendo letteralmente la strada alla ricerca e alla possibilità di trovare nuove soluzioni abitative: dalla elaborazione del progetto al computer ai temi legati alla sostenibilità ...
Frank Gehry e Zaha Hadid accolti come "rockstar" all'Arsenale di Venezia
L’azione del surfista in grado di domare con abilità e intelligenza creativa l’onda dell’oceano è ancora una valida metafora per rappresentare la figura dell’architetto. Il pensiero “lungo” con il quale esprimersi sull’ampio livello teorico della sperimentazione richiede una ricerca fondata sull’esercizio e la continua verifica degli strumenti compositivi, alla stessa ...
Essere o non essere? Vivere o costruire? Sperimentare o rappresentare?
Partito da Amleto si è risolto nelle Allegre Comari di Windsor l’interrogativo dell’11 Mostra internazionale di Architettura curata per la Biennale di Venezia dal direttore del Cincinnati Art Museum, Aaron Betsky.
Chi si aspettasse risposte o proposte sul ruolo dell’architettura, non vi troverà né disegni né modelli, ma la simulazione di una "gaia erranza" attraverso l’affastellata ...
Dopo una ventina d’anni di dure polemiche, che hanno punito alcuni di noi per la loro resistenza alle mode con evidenti esclusioni (ma si sa che l’esclusione è una delle punizioni applicate dalla cultura di massa a chi non è d’accordo con le opinioni della maggioranza rumorosa; per essa quello che non compare non esiste e quello che compare può essere facilmente falsificato) cominciano ad apparire segni di rivolta contro gli “archistar”, che ...
L'installazione di Massimiliano "Fuffas" Fuksas all'Arsenale
Potrebbe apparire controcorrente, o più semplicemente originale. Eppure, visitando l'Arsenale per proseguire al Padiglione Italiano, la Biennale di Aaron Betsky mostra molte ambiguità sulle quali è bene ragionare. A dispetto delle dichiarazioni del neodirettore e del presidente Paolo Baratta quell'«oltre il costruito» del titolo della mostra, Out There. Architectur e Beyond Building , non ...