Bill Menking curatore padiglione USA
In occasione della Biennale di Venezia Archphoto nella giornata di venerdì 12 settembre 2008 alle ore 12 ha realizzato uno speciale in diretta streaming video direttamente da Venezia per ascoltare alcuni dei protagonisti, in particolare i collettivi e i centri di ricerca invitati da Bill Menking nel Padiglione USA.
Un esperimento per consentire la visione di uno degli eventi più importanti dell'architettura, la nostra ...
La definizione di strategie di marketing urbano e territoriale attraverso cui veicolare l'immagine delle città è, innegabilmente, diventata una priorità nelle politiche di governo. Sintetizzare l'anima della città con uno slogan efficace e di impatto (chi potrà dimenticare la “Milano da bere” degli anni ottanta?) sta assumendo un peso sempre più rilevante, con ricadute economiche non trascurabili. Una delle occasioni grazie a cui è possibile testare ...
Ad un giornalista del quotidiano on-line Petrus che gli chiedeva a chi attribuire il merito di essersi convertito al cattolicesimo, l’architetto Massimiliano Fuksas rispondeva di aver riscoperto la forza e la grandezza di questa religione attraverso Benedetto XVI. Non a caso dedicherà proprio a lui la nuova chiesa di S. Giacomo a Foligno: «Ho scelto un’architettura verticale anziché orizzontale, anche per aiutare in qualche modo il corretto svolgimento ...
Dopo l’intervista a Yona Friedman e l’intervista di Hans Ulrich Obrist a Cedric Price, questo testo rappresenta un altro approfondimento sulla sperimentazione e la ricerca architettonica in previsione della prossima Biennale veneziana che ha messo in evidenza alcune contraddizioni teoriche. Aaron Betsky, già direttore del NAI, ha affermato che “l’architettura non è il costruire[...] l’architettura è qualcosa d’altro. È il modo di pensare ...
Hans Ulrich Obrist
In the context of Cities on the Move, I think one of the reasons your work has been so important to many architects in Asia has a lot to do with the notion of time and the ephemeral, something which is understood better in Asia than in Europe.
Cedric Price
A short lifespan for a building is not seen as anything very strange in Asia. Angkor Wat in Cambodia is so vast and yet it lasted for less than three hundred years. I liked your ...
Il gioco impossibile: il teatro esploratore delle nostre pulsioni
La domanda che bisognerebbe sempre porsi all'interno dello spazio allestito è: "perché siamo qui?". Tu attore teatrale, consumato da decenni di carriera, perché sei ancora qui? Voi signore impellicciate che ogni anno sbandierate quel terribile abbonamento, perché siete ancora qui?
E noi, dopo anni di consumo di sostanze teatrali più o meno abusive, perché non decidiamo di darci definitivamente ...
“En 1923, ma femme et moi venant de nous marier, avons décidé de batir une maison moderne sur un terrain que ma mère avait acheté au-dessus d’Hyeres, et dont elle m’avait fait cadeau".
Charles e Marie Laure visconti di Noailles, si sposano nel 1923 e nel marzo dello stesso anno incaricano l’architetto Robert Mallet Stevens di realizzare sulle alture di Hyeres, nei pressi del castello medioevale raso al suolo da Luigi XIII, la villa d’inverno. ...
La speranza dell'architettura è ancora un anziano architetto torinese, emigrato nel 1946 in USA, il cui nome è Paolo Soleri. Ieri in un'affollatissima lezione ai partecipanti del Congresso UIA, nella giornata dedicata alla "Cultura", Soleri ha parlato di etica, opportunismo, materialismo e speranza. Soleri per un'ora e mezza è stato "interrogato" da Antonietta Iolanda Lima, la storica dell'architettura palermitana che ha avuto il merito di leggere criticamente ...
Le riflessioni sul mondo dell’editoria e sulle implicazioni della presenza ubiqua della Rete su forme e modi della comunicazione.
L’esperienza dei Barcamp come momento di condivisione e produzione di contenuti.
L’occasione fornita dalla presenza a Torino del XXIII UIA World Congress of Architecture il cui tema fondante è “Trasmettere l’architettura”.
L’obiettivo raggiunto da parte di Archphoto.it di diventare media partner di UIA.
Il desiderio ...
Il più grande architetto slavo del XX secolo, Joze Plecnik, da mitteleuropeo quale era avrebbe forse capito bene la situazione attuale dei paesi balcanici: da un’identità – forzata e costruita da Tito – a molte identità che ancora mancano di contenuto e rappresentazione. L’unica realtà distintiva che oggi si vede sono le frontiere: tante e vicine, a tratti surreali. Provate ad immaginare un vecchio ingresso scolastico in cui gli alunni e le alunne ...