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È dura parlare di Renato Nicolini pensando che non c’è più. È quasi impossibile immaginare di non rivedere la sua faccia gentile, con quel sorriso delicato e ironico che sempre anticipava commenti geniali ma sempre semplici e gentili. Insomma, lievi.
La leggerezza, infatti, è sempre stata la sua “cifra”, il suo modo d’essere come intellettuale e scrittore, come architetto, come artista di teatro, come politico e anche, presumo, come professore ...
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