Centotrecento_LSP Bologna

centotrecento

Luoghi di Sosta Pedonale,una rete di micro piazze per Bologna

Il progetto nasce sulle tracce di una tesi di laurea sviluppata nel 2007 che immaginava per Via Mascarella a Bologna, una serie d’interventi minimi ma mirati sullo spazio pubblico, per creare luoghi ospitali e funzionali, sia per chi arriva da “fuori” che per chi abita, vive e lavora in questa strada, una sorta di stanza in più da vivere e condividere.
In varie occasioni il progetto viene presentato all’amministrazione ed in pubblico, come in dicembre 2008 alla Libreria ModoInfoshop in Via Mascarella.
Nell’ottobre del 2009, il progetto viene rivisto e presentato all’Urban Center di Bologna all’interno della mostra Sostenibilità alla bolognese con il nome di Piazzecortile dove, da progetto architettonico pensato per una zona specifica, cerca di proporre un metodo più generale per la progettazione d’ambienti all’aperto, di supporto alla vita sociale e di strada, realizzabile in qualunque luogo della città.

L’associazione
Partendo dall’incontro all’Urban Center si forma un gruppo di lavoro composto di professionisti, architetti e grafici, che decidono in agosto 2010 di fondare un’associazione culturale, per dedicarsi al progetto Luoghi di Sosta Pedonale e ad altri progetti mirati ad una progettazione creativa, sperimentale e partecipata degli spazi pubblici.

centotrecento
post-it scritto dagli abitanti

tema e obiettivi
Il progetto intende sensibilizzare in modo creativo e propositivo la pubblica amministrazione e i cittadini verso il tema degli spazi pubblici, intesi come luoghi per loro natura dedicati alla condivisione e alla socializzazione tra abitanti.
La ricerca si svolge in più direzioni: l’esperienza diretta, l’approfondimento in termini culturali, legislativi ed urbanistici, la ricognizione d’esempi nell’arte e nell’architettura recenti, la sperimentazione di dispositivi creativi e funzionali capaci di promuovere l’iniziativa della pubblica amministrazione, ma anche quella particolare e collettiva degli abitanti. Vista la tendenza degli ultimi decenni, e che non riguarda solo la nostra città, ad un progressivo impoverimento dell’offerta di spazio pubblico, in cambio di parcheggi, interventi di “facciata” di mero maquillage urbano, o di grandi eventi, che durano poco e lasciano ancora meno in eredità alla città, crediamo che manchi una riflessione più approfondita sul significato d’ambiente urbano, inteso come luogo dove delicati equilibri tra spazi e persone siano sostenibili dal punto di vista ambientale e possibilmente gratificanti per i cittadini. L’idea è semplice e parte dalla conversione di uno o più spazi, abitualmente occupati dal parcheggio delle automobili, in Luoghi di Sosta Pedonale (LSP). La dimensione della piazzetta può variare da 5 x 2 mt. o suoi multipli, e prevede l’inserimento d’elementi d’arredo minimi, come sedute, tavoli, coperture, pavimentazioni, o altro, per fornire la massima funzionalizzazione degli spazi. I luoghi di sosta pedonale non sono mai uguali o stabiliti a priori, ma definiti ogni volta in base alle esigenze specifiche degli abitanti, emerse nella fase di ascolto. In alcuni casi potrebbero essere semplici pavimentazioni che individuano un luogo a disposizione di tutti, la cui funzione viene decisa di volta in volta, come prendere il sole, mangiare, leggere un libro, chiacchierare, raccogliere rifiuti ingombranti, fare mercatini, proiezioni all’aperto, suonare, studiare, fare spettacoli teatrali, bere alla fontanella, ricaricare il telefono, il computer o la macchina elettrica, giocare a scacchi, giocare a basket, fare ginnastica, coltivare ortaggi, far giocare i bambini, o portare a passeggio i cani e tanto altro. I luoghi di sosta pedonale, possono avere un’apposita segnaletica stradale, studiata per individuarli più facilmente e renderli visibili anche dalle strade adiacenti, i luoghi di sosta pedonale non si limitano all’occupazione di un luogo definito, ma possono essere integrati con oggetti utili collocati nelle vicinanze della piazzetta.

Il progetto è finalizzato all’elaborazione di una metodologia per una progettazione condivisa con gli abitanti e che sia replicabile anche in altre zone della città. Attraverso pratiche di incontro, ascolto e partecipazione con gli abitanti, si arriva all’individuazione di possibili soluzioni a problemi ed esigenze condivise, e alla definizione di un ventaglio di proposte progettuali su possibili usi e funzioni dello spazio pubblico che siano sostenibili dalle amministrazioni cittadine, e che vengono verificate attraverso incontri periodici con un lavoro di gruppo che vede coinvolti i cittadini, l’associazione e le amministrazioni, come soggetti principali del processo.

le fasi del progetto “pilota” in via Centotrecento
Nel progetto “pilota” l’associazione Centotrecento propone il progetto Luoghi di Sosta Pedonale agli abitanti di una strada, e solo se il progetto viene condiviso con gli abitanti stessi, l’associazione diventa il motore di un percorso che si sviluppa per fasi successive.
Il progetto prevede due fasi principali, oltre alla fase 0, di analisi in studio e sul campo della strada dove proporre il progetto e di introduzione del progetto nella stessa.
Nella fase I sono previsti diversi passaggi, dalla comunicazione del progetto, alla costruzione degli arredi, agli incontri con gli abitanti su temi specifici, alla realizzazione di piazzette temporanee fatte a più riprese (prima 1 settimana, poi 2).

Nella fase II sono previste 8 settimane di allestimento della piazzetta, fino alla raccolta dei dati e alla post-produzione del percorso del progetto. Qui si passa ad una progettazione partecipata più ampia, nella quale diventa fondamentale il rapporto di collaborazione e di fiducia che si deve creare con le amministrazioni, per studiare la fattibilità di una piazzetta permanente.
La fase III prevede un rapporto di vera e propria collaborazione con le istituzioni, mirato alla stesura finale del progetto e all’ottenimento dei fondi e dei permessi necessari per la realizzazione della piazzetta permanente. La natura sperimentale e processuale di questo progetto ci consente di poter ripensare ad alcuni passaggi, in base ai feedback ottenuti nelle fasi precedenti. In questo modo è possibile sviluppare un progetto “su misura” per una determinata strada e in particolare per rispondere alle esigenze specifiche degli abitanti di quella strada. Il rapporto di reciprocità e di fiducia che si è creato in questi mesi, tra l’associazione e gli abitanti in Via Centotrecento è fondamentale, il lavoro di gruppo ci ha portato a definire obiettivi comuni rispetto ad un progetto condiviso.

fase 0
_la ricerca è cominciata nel dicembre 2009, con una prima fase di ascolto e di frequentazione assidua di via Centotrecento, per intercettare bisogni ed esigenze specifiche, ma anche per conoscere e farci conoscere dagli abitanti. Attraverso un concorso “Che cosa sogni per la strada?” abbiamo raccolto idee e suggerimenti, nello stesso tempo abbiamo diffuso materiale informativo relativo al progetto e alle nostre proposte e coinvolto realtà già attive sul territorio, con l’apertura di un blog, abbiamo raccolto commenti e archiviato i “passi” fatti fino a quel momento in via Centotrecento.

fase I
Con l’aiuto di alcune aziende private e di artigiani, abbiamo realizzato in auto-costruzione gli arredi necessari alla piazzetta, per dare un segno tangibile alle nostre proposte e mostrare come partendo da zero, si potesse realizzare una piazzetta di vicinato, a disposizione degli abitanti di via Centotrecento. L’installazione è stata di carattere temporaneo ed è durata una settimana,
dal 6 al 13 settembre 2010.

Nel caso specifico di via Centotrecento, abbiamo deciso di realizzare, di fronte al civico n°21, una piazzetta nello spazio di due parcheggi, per un totale di 20 mq. di superficie, che è rimasta a servizio degli abitanti per una settimana. Una parte è stata attrezzata, con sedute, due tavoli, quattro bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti e una rastrelliera per parcheggiare le biciclette. Mentre l’altra parte è rimasta vuota, con una pedana leggermente sopraelevata, in cui poter decidere di volta in volta le cose da fare. Il Comune di Bologna, il Quartiere San Vitale e la Provincia di Bologna hanno patrocinato questa fase del progetto e l’occupazione di suolo pubblico ci è stata concessa gratuitamente.

centotrecento

Inizialmente abbiamo proposto un programma, alternando appuntamenti culturali ed informativi con letture, balli e merendine nella piazzetta. Durante la settimana si sono aggiunti nuovi spunti ed eventi grazie all’entusiasmo che abbiamo trovato in questo periodo. Così gli abitanti hanno organizzato un pranzo di vicinato nella piazzetta.
In questa fase abbiamo organizzato incontri periodici invitando gli abitanti, di cui si è creato un gruppo di più attivi e che si erano maggiormente interessati al progetto, durante i quali abbiamo condiviso i passaggi fatti, gli effetti positivi e le criticità del progetto e abbiamo cercato di definire gli obiettivi e le priorità per i passaggi successive. Incoraggiati dai risultati positivi della prima installazione e su richiesta degli abitanti stessi, abbiamo riproposto l’installazione della piazzetta per altre due settimane, dal 26 settembre al 10 ottobre 2010. In questa seconda esperienza la programmazione delle attività della piazzetta è stata decisa e condivisa dagli abitanti, mentre l’associazione ha assunto prevalentemente un ruolo di coordinamento.

Sempre in questo periodo abbiamo visto nascere il Comitato di via Centotrecento, composto attualmente da una quarantina di abitanti che hanno deciso di unirsi per sostenere l’Associazione Centotrecento nella realizzazione di una piazzetta permanente in Via Centotrecento, ma anche per promuovere progetti specifici per migliorare la vivibilità della strada in cui abitano. L’Associazione si impegna a promuovere il progetto presso le Istituzioni cittadine, per ottenere sostegno economico, organizzativo, e un coinvolgimento sempre maggiore nei processi partecipativi con gli abitanti interessati dal progetto. Dal 1 al 8 dicembre 2010 abbiamo ri-allestito la piazzetta, sempre in via Centotrecento ma in una posizione diversa rispetto alla precedente, sia per coinvolgere nuovi abitanti della strada, ma anche per sperimentare una situazione diversa. Questa volta gli abitanti non solo hanno definito la programmazione delle attività, ma hanno anche organizzato laboratori, mirati alla realizzazione dell’albero di Natale e del presepe di strada, dimostrando un notevole coinvolgimento e voglia di attivarsi in prima persona. In questa settimana abbiamo testato l’utilità e l’uso della piazzetta anche durante il periodo invernale.

fase II (in corso)
In questa fase l’Associazione ha tra i suoi obiettivi:
_il coinvolgimento sempre maggiore delle Istituzioni cittadine;
_la ricerca di fondi per sostenere le attività dell’Associazione, ma anche di sponsor e partner che
sostengano direttamente il progetto pilota;
_la creazione di “reti amiche” con altre associazioni o soggetti interessati a collaborare allo sviluppo
del progetto;
_una maggiore comunicazione a livello locale del progetto stesso, per trovare sostenitori e stimolare
un dibattito sul tema degli spazi pubblici;
_la programmazione periodica e il coordinamento di incontri tra i cittadini coinvolti nel progetto (il
Comitato di via Centotrecento) e le istituzioni;
_la progettazione di una programmazione culturale mirata e articolata sul tema degli spazi pubblici;

Insieme al Comitato, l’Associazione si occuperà di organizzare, sempre in via Centotrecento, l’allestimeno della prossima piazzetta che questa volta avrà una durata di due mesi, tra aprile e giugno 2011. In questi due mesi, proveremo una situazione di piazza semi-permanente, in parte rivista nella forma e nella distribuzione degli arredi e che continuerà ad ospitare eventi culturali, come concerti, rappresentazioni teatrali, incontri e dibattiti e altro ancora. L’obiettivo è quello di dimostrare l’utilità e l’enorme potenziale, sia in termini di qualità urbana, ma anche sociale, che questo spazio avrebbe per gli abitanti di questa zona della città.

fase III
Verso la piazzetta permanente in via Centotrecento.
In questa fase, che comincerà in autunno 2011, sono previsti laboratori di progettazione partecipata, organizzati dall’Associazione, in collaborazione con il Comitato degli abitanti e le altre realtà coinvolte nel progetto (aziende, artigiani, attività commerciali, altre associazioni ecc.) con la supervisione e il patrocinio delle istituzioni. In questa fase verranno definiti i ruoli di ciascuno, e redatto il progetto definitivo di piazzetta, condiviso con gli abitanti e in linea con le indicazioni che ci verranno fornite dagli uffici comunali competenti.

A completamento del percorso progettuale verrà realizzata una pubblicazione, per raccontare l’esperienza pilota, dove raccogliere alcune buone pratiche utili per progettare uno spazio pubblico condiviso, secondo principi di partecipazione creativa, e che serva come traccia per ripetere questa esperienza anche in altre strade di Bologna.

[Associazione Centrotrecento]

Associazione Centotrecento:Stefano Reyes , architetto, Presidente Ass.Centotrecento;
Camilla Sanguinetti, architetto, Vicepresidente Ass.Centotrecento;Britta Alvermann, architetto, uff.Stampa:Lorenzo Sammartino, Elisa Campagnaro
http://www.centotrecento.it