Anna Positano_Growth
click on the image for slideshow
Le Tiers-Paysage –fragment indécidé du Jardin Planétaire- désigne la somme des espaces où l’homme
abandonne l’évolution du paysage à la seule nature.
Gilles Clément
Growth è un progetto di ricerca sviluppato sia in forma di saggio sia come serie
fotografica. Il progetto mette in evidenza la relazione tra la Natura e gli spazi costruiti,
dopo che essi sono stati abbandonati dalle attività umane. Osservando questa relazione
si può notare come il confine che separa il naturale dall’artificiale, in numerose
circostanze, sia indeciso e permeabile.
L’idea per questo lavoro è nata dall’osservazione di molte aree urbane a Genova: questa
città, caratterizzata da una forte industrializzazione negli anni Cinquanta, ha vissuto dopo
quarant’anni un’improvvisa riorganizzazione delle attività produttive, che ha lasciato molte
aree abbandonate e inquinate. Oggi la ‘grande industria’ rappresenta un vuoto nel
tessuto urbano, un interstizio tra i frammenti della città.
È in posti come questo che la Natura si riattiva e si re-impossessa delle aree dimenticate
dall’uomo: una delle teorie fondamentali dell’Ecologia Industriale, infatti, sostiene che lo
sviluppo legato alle attività umane abbia un inizio e una fine, mentre il ciclo della Natura
sia continuo. Allora la rigenerazione della Natura all’interno dello spazio urbano si lega allo
stato di abbandono in cui versano certi luoghi: le piante e le erbacce che ricoprono il
cemento e l’asfalto vanno a costituire un nuovo tipo di paesaggio, chiamato da Gilles
Clément ‘Terzo Paesaggio’.
Il risultato di questa ricerca, la cui metodologia è applicabile a molte città occidentali
contemporanee, è il riconoscimento dell’importanza di questi spazi interstiziali: essi
rappresentano un rifugio per la biodiversità all’interno del tessuto urbano.
english version
The Third Landscape designates the sum of spaces where man abandons the evolution
of the landscape to nature only.
Gilles Clément
Growth concerns the relationship between Nature and abandoned industrial areas.
This work comes up from the observation of several urban spaces in Genova, Italy: Its history
has been characterized by heavy industrialization in the Fifties followed, forty years later, by
a sudden reorganization of the economic activities which left many areas neglected and
spoiled. Nevertheless the exploitation of the natural territory and its neglect created liminal
spaces within which Nature can regenerate: The growth of plants and weeds build another
form of landscape, called by Gilles Clément ‘Third Landscape’. The border which separates
the natural and the artificial becomes permeable and undecided.
In these locations Nature, personified as a female entity, acts like a verb on the concrete
because she claims her space back from the man-altered landscape: By doing this she
subverts the destructive role of men onto the natural environment and creates a new
grammar of space.
The method applied to accomplish this work starts from the consideration that photography
interprets and constructs meanings within the contemporary human and natural environment.
The indexicality of photography embodies not only in the greenery depicted, but also in the
use of portrait format, which is index of growth, interpreted as vertical development.
Photography narrates places and saves them from indifference. This led me to a non staged
approach, in order to be as direct as possible about the landscape: It is not a deadpan
attitude, yet an interest in reality as I found it. I also decided to wander over these locations
before shooting, in order to be physically involved in the landscape, rather than acting
as a bystander.