Periferie al centro
Il 7 maggio 2010, ore 15.00–19.30, presso la Sala Convegno Nino Langiu, Comando della Polizia Municipale, in via Carlo Felice 8, Sassari, si terrà la Giornata di studio “Periferie a Centro: bambine e bambini alla conquista della città”. Il progetto “Periferie al Centro: bambine e bambini alla conquista della città” è promosso dall’Assessorato Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili, Sport e Partecipazione Democratica del Comune di Sassari e coordinato dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione (DAP) della Facoltà di Architettura di Alghero dell’Università di Sassari. L’iniziativa nasce nell’autunno del 2005, grazie all’intuito e alla volontà dell’Assessore Antonietta Duce, nell’intento di promuovere la qualità della vita urbana di bambine e bambini della città di Sassari, in linea con la tendenza in atto in molte altre città dell’Italia e del resto d’Europa. È stata la prima volta che si è scelto di attivare a Sassari un’iniziativa di simile respiro e, per quanto è dato sapere, attualmente non esiste un’esperienza analoga in Sardegna. Le occasioni di confronto, diretto e no, con diverse altre realtà consentono di affermare, inoltre, che l’iniziativa, pur con gli inevitabili limiti e carenze, può essere considerata - in riferimento all’impostazione metodologica adottata, alle procedure operative implementate, ai risultati ottenuti - di particolare interesse anche se confrontata con alcune delle analoghe esperienze italiane ed estere descritte in letteratura. Scopo dell’iniziativa nel suo insieme è promuovere la qualità della vita urbana di bambine e bambini a partire dai luoghi e mediante il contributo diretto di bambine e bambini: si tratta, infatti, di un progetto di promozione di azioni concrete (materiali o immateriali) di riqualificazione urbana costruite all’interno di veri e propri laboratori di progettazione partecipata attivati nelle scuole, in diversi quartieri periferici della città di Sassari. Il riconoscimento del valore del punto di vista del bambino sulla forma e l’organizzazione della città è il presupposto dell’iniziativa; l’opportunità per bambine e bambini di esprimere autonomamente il proprio punto di vista e di influenzare concretamente le scelte progettuali e l’esigenza di realizzare progetti veri, efficaci e durevoli sono i suoi requisiti non negoziabili. È, in particolare, quest’ultima considerazione che giustifica la scelta di affidare il coordinamento del progetto ad esperti di una Facoltà di Architettura: se, infatti, è innegabile il valore pedagogico e didattico dell’iniziativa, è soprattutto ai fini dell’attivazione di processi di trasformazione urbana pensati e governati dal basso che esso è stato pensato e ha preso corpo. Info: www.architettura.uniss.it