E’ morta Alda Merini, ‘grande’ della Poesia del Novecento
La poetessa Alda Merini, una delle maggiori voci del Novecento, è morta. Era nata nel capoluogo lombardo il 21 marzo del 1931 e nella sua vita aveva conosciuto la malattia mentale ed era stata anche internata. La sua poesia, visionaria ma anche sommessa, porta traccia della sua vita ed è considerata un’opera di prima grandezza nella letteratura italiana. Alda Merini si è spenta ieri, 1 novembre 2009, intorno alle 17.30, nel reparto di oncologia dell’azienda ospedaliera San Paolo di Milano, nosocomio che - si legge nella nota ufficiale della struttura sanitaria - “da anni l’ha avuta in cura e a cui ha dedicato profonde riflessioni poetiche oltre a una scultura di forte richiamo a un periodo travagliato della sua vita. Il suo atteggiamento e la sua sensibilità hanno lasciato un profondo ricordo negli operatori sanitari del reparto di cura di Oncologia e cure palliative al quale si è rivolta nella consapevolezza di un supporto al disagio fisico e psicologico che la malattia le ha riservato nell’ultimo periodo della sua esistenza”. Ha esordito giovanissima, a soli sedici anni, sotto l’attenta guida di Angelo Romanò e Giacinto Spagnoletti. Nel periodo che va dal 1950 al 1953 la Merini frequenta per lavoro e per amicizia Salvatore Quasimodo.[…] Nel 1993 le fu assegnato il Premio Librex-Guggenheim ‘Eugenio Montale’ per la Poesia; nel 1996 era stata proposta per il Premio Nobel per la Letteratura dall’Academie Francaise e ha vinto il Premio Viareggio; nel 1997 le è stato assegnato il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Settore Poesia. su www.unita.it