Le città degli altri

26 febbraio - 23 aprile 2009, Bologna
Si terranno a giovedì alterni, all’Urban Center di Bologna, cinque conferenze per conoscere le diverse condizioni urbane da cui provengono i cittadini stranieri residenti a Bologna. Cinque appuntamenti per esplorare lo scenario urbano contemporaneo, visto dall’interno delle “città degli altri”. Città, spazi e dimensioni da cui provengono gli stranieri che vivono a Bologna, verranno illustrati da architetti, sociologi, giornalisti e scrittori, alcuni dei protagonisti della cultura urbana italiana e internazionale. Tra gli altri, Raul Pantaleo, da diversi anni impegnato a fianco di Emergency nella costruzione di ospedali in zone di guerra; il sociologo dell’Università di Trieste Gian Matteo Apuzzo, vincitore nel 2008 del Premio “Scritture di confine Umberto Saba”; Jovan Ivanovsky, architetto che ha rappresentato la Repubblica di Macedonia alle ultime due edizioni della Biennale di Venezia; Haris Gazdar, direttore del Centro di Ricerche Sociali di Karachi in Pakistan; Khaled Al Khamissi, autore del libro “Taxi” diventato un caso letterario in Egitto. La città contemporanea è interessata da forti mutamenti sociali ed economici che ne ridefiniscono costantemente confini, simboli, identità. Si tratta di cambiamenti che si materializzano in particolare nello spazio pubblico. E’ qui, infatti, nello spazio che diventa luogo, che si stratificano significati, valori sociali e culturali. In questo senso lo spazio pubblico è sia portatore di un’atmosfera, componente dell’identità, della memoria, della storia di una città, sia esito di rielaborazioni che ne modificano significati e usi. Le strade, le piazze, i parchi, le stazioni, sono luoghi soggetti a usi differenti, sono spazi di passaggio, di incontro, di commercio, di gioco, che possono stimolare la creazione di legami sociali, o costruire conflitto; che possono contribuire al senso di appartenenza o dare la percezione di estraneità, insicurezza, esclusione. Ma se sono noti gli spazi pubblici e il loro uso nelle “nostre città”, quanto si sa delle “città degli altri”, dai Balcani all’Europa dell’est, dall’Asia al nord Africa? Che cosa si conosce delle città e dei luoghi da cui provengono gli stranieri che quotidianamente si incontrano a Bologna? Come è possibile costruire uno “spazio pubblico” inclusivo se non si conosce a fondo il contesto sociale - con le sue diversità - di cui sono portatori i nuovi cittadini? Sono queste le principali domande a cui si proverà a dare risposta nel ciclo di conferenze “Le città degli altri”. “Le città degli altri” è promosso dall’Urban Center di Bologna ed è sostenuto da: il settimanale “Metropoli” di La Repubblica, “Il Giornale dell’Architettura”, “Redattore Sociale”, “Città del Capo Radio Metropolitana”, “Planum - European journal of planning on line” e “Equinozio - Cafè de la Paix”. Info: tel 051 2194455 e-mail: info@urbancenterbologna.it; www.urbancenterbologna.it