Rifare paesaggi - Lisbon waterfront
23 luglio – 1 agosto 2012, Lisbona
Nell’ultimo quarto del secolo scorso, numerose sono state le esperienza progettuali indirizzate alla riconversione delle aree portuali dismesse divenute opportunità uniche per lo sviluppo delle città, non solo per l’auspicata riappropriazione del contatto tra la città e l’acqua, ma per le ipotesi di insediamento di nuove attività che arricchiscono e rendono appetibile la vita urbana. Tale processo, intrapreso negli anni ‘90 con la realizzazione lungo le rive del fiume Tago del Centro Culturale di Belém ad occidente e il quartiere EXPO ad oriente, ha subito una recente accelerazione con l’accordo siglato tra l’amministrazione municipale di Lisbona e l’autorità portuale teso a liberalizzare buona parte dei diciannove chilometri lineari di costa costituiti da moli attrezzati, bacini, terminali e magazzini capaci di movimentare un traffico di merci e passeggeri tra i più consistenti d’Europa. Il primo progetto del nuovo terminal crociere (250.000 passeggeri annui) ad opera di João Carrilho da Graça ha sollevato un dibattito sul futuro delle relazioni possibili tra il suggestivo centro antico, ormai marginale rispetto alle dinamiche demografiche dell’area metropolitana, e le opportunità prodotte dalla presenza del porto. Dare forma ad un progetto di spazi pubblici (parchi e giardini) immaginato dal Comune di Lisbona per fornire continuità ai nuclei storici, da Marvila a Poço do Bispo, presenti lungo il versante orientale della città significa pensare ad un nuovo profilo in cui fare ri-emergere gli elementi rappresentativi del paesaggio urbano come il castello di São Jorge e il convento di São Vicente de Fora. ATTIVITA’/ PROGRAMMA_ Il seminario di progettazione contempla una serie di apporti teorici giornalieri (lezioni dei docenti), una fase di esperienza del luogo, dibattito e presentazione delle proposte. ISCRIZIONI_ Il seminario si configura come un corso intensivo di perfezionamento ed aggiornamento rivolto a diplomati, studenti e laureati nelle discipline di carattere tecnico-scientifico legate alla gestione del territorio (architettura, architettura del paesaggio, ingegneria, scienze ambientali, scienze naturali, scienze agrarie e forestali, beni culturali, antropologia, sociologia, urbanistica, scienze e politica del territorio ecc e nelle discipline di arti visive. Sono richieste basi tecniche medie sulla ripresa fotografica. Le iscrizioni verranno raccolte fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti previsto. Il corso di 100 ore fa parte del percorso del Master Internazionale in Architettura del Paesaggio, ed è aperto anche agli esterni. Qualora si intenda successivamente conseguire il titolo di master i crediti accumulati verranno riconosciuti all’atto dell’immatricolazione. Info: www.masterpaesaggio.it