La città mutante
14 - 16 giugno 2011, Padova
Mettere a confronto alcune aree metropolitane europee come Barcelona, la Randstad olandese, Monaco e il Veneto centrale e cercare dal confronto tra queste di capire la realtà della condizione contemporanea - proporre scenari futuri per il Veneto Centrale e per Padova entro questo sistema - capire come l’economia possa cambiare nel cambiamento: questi i motivi che hanno portato il Laboratorio AZ (Margherita Petranzan direttrice di Anfione Zeto e Davide Ruzzon direttore di www.TArch.com) ad organizzare con il Comune di Padova e con il patrocinio di tutte le istituzioni interessate dell’area veneta, il meeting di tre giorni (14-15-16 giugno) chiamato ‘La città mutante’. Sarà inaugurato in itinere anche un ‘laboratorio-mostra’ al Centro San Gaetano di Padova, ‘Il progetto dell’isotropia’, curato da Paola Viganò, Bernardo Secchi e Lorenzo Fabian, che resterà aperto per un mese, a partire dal 15 giugno. Ma quali sono le premesse? Perché questo progetto? Che cos’è la città? Parlare di città nei termini tradizionalmente intesi, non è più possibile, perché ogni forma di vita urbana tradizionale si è dissolta, almeno per le grandi aree metropolitane. Ci sono territori abitati con concentrazioni massime di persone in iper-luoghi che catalizzano per le loro ‘offerte’ di quantità infinite ed inesauribili di prodotti di consumo e di servizi. Oggi le città mutano abbastanza rapidamente nel loro aspetto perché pervase da un continuo movimento di uomini e di merci. Questa modalità di crescita all’interno del movimento, da un lato è portatrice di continue modificazioni e innovazioni, e dall’altro garantisce i collegamenti tra le più diversificate realtà urbane dell’intero suolo nazionale ed internazionale, mettendole in rete con modalità sempre più rapide e complesse, e favorendo gli scambi di tutti i tipi. Nei prossimi dieci anni, quindi, assisteremo ad un’inversione di tendenza: le città si trasformeranno in vere e proprie piattaforme per le reti perché la vita urbana (soprattutto nelle città ad alta densità abitativa) avrà elementi di similitudine e comunanza molto più accentuati rispetto alla vita nazionale dei singoli stati, e le metropoli avranno un aspetto più globale che nazionale. Esistono, in ogni territorio metropolitano, forme di vita urbana relazionata (quando appartenente ad una stessa comunità), che spesso, più che l’integrazione, cercano l’isolamento. […] Info: www.tarch.com - programma.pdf - flyer_mostra.pdf