Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2011 - villaggio Taneka Beri, Benin
La Giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino ha deciso all’unanimità di dedicare la campagna culturale 2011, ventiduesima edizione, a un villaggio della regione dell’Atakora nel Benin. Il suo toponimo oscilla tra lo storico Seseirhà, “le case sovrapposte”, e il più recente Taneka Beri, “grande taneka”. È composto da un migliaio di piccoli manufatti, stanze, granai, costruzioni di uso diverso, per lo più a pianta circolare e a tetto conico, con un diametro oscillante da due a tre metri, aggregati in piccoli insiemi (diecina, dozzina) intorno a uno spazio aperto, un cortile multifunzionale. Ognuno di questi piccoli insiemi dà forma a un’unità abitativa nella quale vive una famiglia allargata, appartenente al popolo Tangba, “grandi guerrieri”, chiamato anche popolo Taneka, “quelli delle pietre”. Le unità abitative sono a loro volta variamente addensate in quattro parti riconoscibili nelle quali si articola il villaggio. Denominate quartieri in età coloniale, sono in realtà entità insediative (perhó) dotate di toponimi distinti, Satyekà, Tyaklerò, Galorhà, Pendolou, significativamente autonome fino a disporre di una propria autorità politica (sawa) e di propri sapienti-ierofanti-specialisti rituali. E sono proprio i luoghi del sacro, gli altari, le sepolture, gli spazi di danza rituale a segnare, con le onnipresenti pietre e i grandi alberi, l’articolazione del territorio occupato dal villaggio. Su una popolazione complessiva dei Tangba (Taneka) stimata intorno ai trentamila individui, la comunità che vive stabilmente a Taneka Beri non supera le trecento persone, che nei dati ufficiali risultano però oltre novemila, poiché tutti coloro che lavorano e sono domiciliati altrove, in città o in campagna, dichiarano la loro appartenenza (residenza) al villaggio e vi ritornano in tutte le occasioni importanti e le cerimonie collettive. Questo senso di appartenenza è il risultato di un processo di lunga durata nel corso del quale si è costruita, per via pacifica, una comunità multietnica e plurilinguistica, con una articolata organizzazione dei rapporti interpersonali e intergenerazionali, fondata su un profondo e libero legame con la propria terra e la propria memoria […] Info: www.fbsr.it