Thomas Ruff Prato 16.10-11.12/2010

16 ottobre 2010 - 11 dicembre 2010, Prato >[prorogata: 30/01/2011]
Il 16 ottobre 2010 si inaugurerà a Prato “Thomas Ruff Prato 16.10-11.12/2010”, un progetto a cura di Pier Luigi Tazzi. L’evento si pone come continuazione di un progetto iniziato nel 2002 con “Spread in Prato”: portare l’arte negli spazi della vita, del consumo, delle attività produttive, nel tessuto della città, quello del centro e quello periferico. In questa occasione il progetto si fa più preciso: riportare l’arte negli spazi del potere e negli spazi sociali; riappropriarsi dell’antica tradizione europea, dove l’arte era soprattutto negli spazi di potere, come chiese e palazzi pubblici. Le opere selezionate per la mostra provengono dall’intero corpus della produzione dell’artista e si adattano ai diversi ambienti che le accolgono: a Prato, il Palazzo Buonamici, oggi sede della Provincia, e l’Ex Cimatoria Campolmi che ospita, la Biblioteca Comunale Istituto Culturale e di Documentazione Lazzerini; a Montemurlo, Villa Giamari, anch’essa sede della Biblioteca Comunale locale; a Carmignano, lo Spazio d’arte Alberto Moretti/Schema Polis. Le opere dell’artista tedesco presentate partono dai primi e innovativi “Portraits”, i ritratti dei compagni d’accademia nei grandi formati che hanno reso Thomas Ruff celebre in tutto il mondo, fino ad estendersi ad altri campi di indagine. Tra questi, la fotografia digitale con il ciclo “Nudes” (1999-2002), immagini erotiche in bassa definizione scaricate dal web su cui l‘artista interviene cambiando i colori o ripulendole da alcuni dettagli. La serie “Substrat” (2001-2004), basata su astrazioni da immagini di manga elaborate digitalmente, attraverso la quale Ruff stimola l’occhio del pubblico, invitandolo a confrontarsi con un soggetto che muta a seconda della distanza da cui è osservato. Sottoposte a un procedimento di sovrapposizione, queste si trasformano in composizioni astratte di grande complessità. Ed ancora la serie “jpegs”, iniziata nel 2004, dove l’ingrandimento dell’immagine digitale rivela la struttura dei pixel che la compone, alterando i meccanismi di percezione. Il percorso artistico di Thomas Ruff, volto a sperimentare le molteplici possibilità linguistiche della fotografia, è inoltre illustrato in questa mostra attraverso le fotografie astronomiche, “Sterne” (1989-1992), tratte da negativi messi a disposizione dall’Eso (European Southern Observatory). Ed infine le opere più recenti la cui iconografia è legata ai fenomeni fisici e matematici, come la serie “cassini” che si basa su fotografie di Saturno scattate dalla NASA. Info: tel 0574 604939 e-mail: info@dryphoto.it - www.thomasruff2010.it