Il concorso di architettura come strumento di valorizzazione dei beni culturali

La Fondazione OAT organizza il 2 ottobre 2010, all’interno del programma di iniziative di DNA Italia, un seminario dal titolo “Il concorso di architettura come strumento di valorizzazione dei beni culturali per promuovere il confronto tra esperienze maturate nel settore”. La prassi di bandire i concorsi è tutt’altro che consolidata: il numero dei concorsi banditi oscilla tra il 2,5% e il 5,7% del totale dei bandi di gara, con importi destinati ai concorsi pari al 2% di quelli del complesso dei bandi. Tra il 2000 e il 2009 sono stati banditi in Italia 1219 concorsi di idee contro i soli 768 concorsi di progettazione, e il 6-7% di questi ultimi è stato annullato, rettificato o è rimasto senza esito. Il 60% dei progetti vincitori rimane incompiuto per mancanza di fondi (fonte Il Giornale dell’Architettura, febbraio 2010). Ma ricorrere al concorso rimane un’iniziativa valida per garantire trasparenza e qualità, oltreché confronto e partecipazione, o è opportuno vagliare eventuali strade alternative? Durante l’incontro, moderato da Luca Gibello, caporedattore de Il Giornale dell’Architettura, ci si interrogherà su quali criteri possano essere adottati per far sì che i concorsi non rimangano sulla carta, rendendo effettiva la concatenazione tra bando, assegnazione dell’incarico ai vincitori e realizzazione dell’opera. Verranno prese in considerazione esperienze di concorsi a regia pubblica o privata che si siano concluse positivamente in Italia per presentare alcune buone pratiche sul tema della valorizzazione di beni culturali e della rigenerazione urbana. Il seminario si inserisce all’interno di DNA Italia, il Salone dedicato alle tecniche (tecnologie e metodologie) per la conoscenza, conservazione, fruizione e gestione del Patrimonio Culturale che si terrà a Torino dal 1° al 3 ottobre 2010. L’ingresso al Salone è gratuito per gli operatori previo accredito sul sito www.salonednaitalia.it. Info: www.to.archiworld.it