Adriano Olivetti Anno Uno - Il valore dell’etica e dell’estetica nell’agire d’impresa
C’è una strada possibile per riconciliare il bello e il giusto, l’estetica e l’etica: nella vita di ogni giorno, ma anche nell’impresa e perfino nella politica. Questa intuizione, una delle più significative eredità del pensiero di Adriano Olivetti, sarà alla base mercoledì 22 settembre 2010, alle ore 9.30, a Parma presso la sede dell’UPI, l’Unione parmense degli Industriali, dei dialoghi che animeranno il primo appuntamento del ciclo di incontri adrianolivettiannouno, iniziativa curata e organizzata dall’Associazione Vita Eudaimonica nel cinquantenario della morte di Adriano Olivetti. Un percorso – anticipato dalla presentazione tenutasi lo scorso aprile a Loppiano, al polo “Lionello Bonfanti”, cuore della Economia di Comunione - che intende rilanciare e sperimentare i tanti aspetti innovativi del pensiero olivettiano con una serie di incontri in tutta Italia fino al mese di dicembre. L’appuntamento di Parma mette a tema Il valore dell’etica e dell’estetica nell’agire d’impresa. È questa una delle tante suggestioni di Adriano Olivetti che il tempo ha consegnato intatte agli anni complessi di questa contemporaneità. Ad Olivetti fu chiaro quanto la bellezza fosse fattore propedeutico ad un impegno etico verso il mondo. Certo non un bello di maniera, falso e fine a stesso. Piuttosto la bellezza come espressione visibile e tangibile della raggiunta armonia tra forze materiali e mete spirituali. La ricerca della bellezza – in un edificio, in un prodotto, in una campagna pubblicitaria - come riconoscimento dell’anima dei luoghi, come forma di cura per il cliente, come rispetto per l’interiorità delle persone coinvolte nella vita dell’azienda. Mai come oggi, in una crisi che è soprattutto crisi di idee e di traguardi ideali, appare necessario riparlare di vera e propria “politica della bellezza”. Per avviare seriamente e compiutamente un processo di radicamento dell’agire d’impresa in un tessuto etico che faccia della qualità del vivere il proprio asse portante. Info: www.adrianolivettiannouno.it