Kumamoto Artpolis – Architecture trough Communication
18 maggio – 2 luglio 2010, Roma
Inaugura presso l’Istituto Giapponese di Cultura, in via Antonio Gramsci 74, a Roma, l’esposizione “Kumamoto Artpolis – Architecture trough Communication”. In mostra più di settanta pannelli fotografici che ritraggono capolavori di architettura. L’esposizione, sostenuta dalla Japan Foundation, vuole illustrare e promuovere l’omonimo progettonato nel 1988 per volontà delle autorità governative della prefettura di Kumamoto. Pioniere di “Kumamoto Artpolis” fu infatti l’ex governatore Morihiro Hosokawa (primo ministro giapponese dall’agosto 1993 all’aprile 1994) che in seguito alla sua visita studio all’Internationaler Bauausstellung di Berlino (IBA, un’esibizione internazionale di architetture dedicata per la prima volta alla ricostruzione di una intera regione: la Emsch nell’area della Ruhr), rimanendo colpito dall’idea di rimodernare una città o una zona attraverso una mostra di architettura, pensò alla possibilità di organizzare qualcosa di simile in Giappone nella prefettura di Kumamoto. Nasce così un movimento destinato ad incrementare la cultura architettonica di questa regione del Kyūshū. Il progetto ha ispirato, infatti, la realizzazione di una settantina di edifici (non solo musei e biblioteche, ma anche edilizia abitativa, scuole, bagni pubblici, posti di polizia, ponti ecc.) il cui concept valorizza non solo il design ma anche la funzione. Giunto ormai al suo ventunesimo anno di vita Kumamoto Artpolis ha avuto come commissari i maggiori architetti giapponesi: Arata Isozaki (dal 1988 al 1989), Teiichi Takahashi (dal 1989 al 2005) e Toyo Ito (dal 2005 attuale commissario), raggiungendo il punto più alto nel 1992 con la prima mostra architettonica internazionale e nel 1993 con la consegna di un premio culturale da parte dell’Architectural Institute of Japan (AIJ) all’allora governatore della prefettura di Kumamoto, Joji Fukushima, in riconoscenza agli obiettivi raggiunti dal programma. Fra i meriti del progetto va menzionato l’impegno profuso nel cercare un punto d’incontro fra architetti e residenti locali al fine di collaborare nel migliorare la comunità, e la prerogativa di dare largo spazio a giovani architetti. L’esposizione, oltre a presentare alcuni dei capolavori architettonici contemporanei giapponesi, ideati in occasione del progetto, intende sottolineare il forte legame esistente tra architettura e cultura. Info: tel 06 3224754/94 - www.jfroma.it