E’ scomparso Eduardo Vittoria
Eduardo Vittoria, figura di prima grandezza nel mondo dell’architettura e della formazione al Disegno industriale, è morto a Roma oggi, 12 maggio 2009. Dopo la laurea in Architettura nel 1947 a Napoli, collabora per un biennio con Luigi Cosenza. Nel 1950-51 progetta edifici e quartieri per gli Istituti Autonomi Case Popolari e l’UNRRA - CASAS. Nel settembre 1951, invitato dall’ing. Adriano Olivetti, si trasferisce a Ivrea in qualità di consulente del Centro Studi dell’omonima Società, intraprendendo una intensa attività di progettazione di edifici industriali e residenziali. Fino al 1970 realizza per l’Olivetti in località diverse, sempre a Ivrea e nel Canavese, attrezzature industriali e nuclei di alloggi per dipendenti e dirigenti. Saggista e polemista, ottiene con i suoi progetti in numerosi concorsi nazionali premi e segnalazioni. Dal 1964-66 opera nel campo del Design, come progettista e consulente di aziende. Fa parte nel 1964 della Giunta esecutiva della XIII Triennale sul “Tempo Libero” e nel 1973 è responsabile della sezione italiana alla XV Triennale sul tema “Lo spazio vuoto dell’habitat”. Nel 1967 partecipa alla fondazione della Facoltà di Architettura di Pescara. Ordinario in Composizione Architettonica dirige prima a Napoli poi, dal 1976, a Roma, presso l’Università La Sapienza, l’Istituto di Tecnologia dell’Architettura (introducendo l’insegnamento del Design) e nel 1993 è eletto a presiedere il CTO della Facoltà di Camerino ad Ascoli Piceno dove resta in carica fino al 1998, svolgendo anche il corso di Composizione Architettonica nel Laboratorio di Progettazione. Membro effettivo dell’INU dal 1949, membro dell’ADI, Accademico di San Luca. Consigliere Comunale a Napoli 1975-1980, per un triennio assessore, successivamente eletto nel 1985 consigliere della Regione Campania, in carica sino al 1990.