Architettura e Democrazia
21 - 26 aprile 2009, Torino
All’interno della cornice di Biennale Democrazia, Fondazione Ordine Architetti Torino promuove una discussione sulla “casa che ci aspetta” e sulle prospettive dell’abitare; il tema sarà indagato dal punto di vista delle scelte politiche e sociali e a livello delle opportunità progettuali. In 4 giorni di conversazioni e dibattiti con numerosi esperti. Perché gli architetti a Biennale? Oltre alle lezioni di saggi, emeriti, costituzionalisti, … a declinare il termine “democrazia” ad un pubblico attento, capace di cogliere le sfumature e comprendere le citazioni da Platone a Aristotele, da Polibio a Erodoto,… gli architetti si interrogano sul proprio ruolo, consapevoli dell’urgenza di passare dalle parole ai fatti, dalla teoria alla pratica. E si tratta della pratica di tutti i giorni, o, meglio, del “praticare” strade, spazi pubblici e privati che a volte ci appaiono ostili e potremmo dire “non democratici”. Ecco il motivo per cui gli architetti occupano uno spazio a Biennale Democrazia. Perché le parole che circoleranno servano a fermarsi sul nostro quotidiano, sugli spazi fisici della città, sul diritto alla casa e sulla richiesta di luoghi d’abitazione che rispondano a nuove esigenze, nuove famiglie, nuovi nomadi e perché si sviluppi un’utile riflessione sull’evoluzione dei modi di abitare la città, il social housing, le nuove forme di partecipazione dei cittadini/utenti alla definizione delle proprie esigenze (studenti in co-housing, anziani, famiglie e co-housing, padri separati, fasce di popolazione che non hanno accesso alla casa con riferimento all’esperienza Dado e alla testimonianza di Fredo Olivero), una nuova qualità dello spazio residenziale e collettivo, il valore dello spazio pubblico come luogo in cui si esprime la democrazia urbana. L’incontro del 23 “I luoghi urbani della democrazia” sarà quello più coinvolgente: abbiamo selezionato con un call for paper tesi opposte sulla vocazione democratica di alcuni luoghi (la piazza, i mezzi pubblici, i luoghi del commercio, i luoghi residuali, la spiaggia urbana, la strada). La “sfida” a immagini (15) e sintetiche tesi (3 minuti e 45″ciascuno) con il voto del pubblico per la tesi più convincente. Ci sarà un vincitore? Sì, proprio il pubblico, se uscirà con qualche dubbio…! Info: Liana Pastorin, tel +39 011 5360513 fax +39 011 537447 e-mail: press.fondazione.oato@archiworld.it - www.to.archiworld.it