La Filosofia e l’Altro - Filosofia e Architettura
Il 28 aprile alle ore 16, presso la Sala Ferri, Gabinetto Viesseux, Palazzo Strozzi, a Firenze, nell’ambito del ciclo ‘La Filosofia e l’Altro’, si terrà l’incontro “Filosofia e Architettura. Architettura e produzione di senso”, a cura di Patrizia Mello. Interventi di: Ubaldo Fadini, Massimo Ilardi e Patrizia Mello. Tra i percorsi del pensiero contemporaneo indagati dal gruppo di lavoro “Quinto Alto”, quello dedicato al rapporto tra Filosofia e Architettura è l’ultimo di una serie che ha visto chiamate in causa la letteratura, il cinema, la pittura, il teatro. Come scrive Gilles Deleuze, “l’arte comincia non con la carne, ma con la casa; per questo l’architettura è la prima tra le arti”. E per quanto riguarda la forma, “l’architettura più ricercata non cessa di costruire e congiungere piani e lembi. Per questo la si può definire una «cornice», un incastro di cornici diversamente orientate che si imporrà alle altre arti, dalla pittura al cinema. L’affresco nella cornice del muro, la vetrata nella cornice della finestra, il mosaico nella cornice del pavimento sono stati visti come altrettante tappe della preistoria del quadro”. Attualmente, in particolare nel nostro Paese, il dibattito sull’architettura si limita più che altro ad evidenziare possibili incongruità estetiche tra l’architettura e il resto della città, in qualche modo avvalorando il fatto che il resto della città abbia una forma “gradevole”, tale da dover essere preservata, magari dal grattacielo di un architetto un po’ troppo creativo. Mentre se si tratta del centro storico, il problema è il solito: tenerlo intatto, e nel frattempo procedere senza ritegno alla sua volgarizzazione estrema, così da tramutare i nostri amati centri storici in luoghi di culto per lo shopping a 5 stelle. Ma basterà allungare lo sguardo sui lembi delle nostre città, dove quegli stessi grattacieli saranno costruiti, per accorgersi che l’architettura ha perso tutto il suo prestigio, che si tratta al massimo di edilizia, e che alla gente è stato veramente offerto poco. A Firenze neppure un progetto di pensiline per gli autobus, attualmente davvero deprimenti, mentre si sprecano energie nei referendum per la tramvia. Magari venisse offerto un nuovo grattacielo in grado di bucare l’orizzonte di paesaggi urbani piatti di idee, ma soprattutto di ideali! Per lo meno ognuno potrebbe di nuovo posare lo sguardo su qualcosa. Questa si chiama produzione di non-senso. Come scrive Félix Guattari, “l’oggetto dell’architettura ha perso il suo splendore”, poiché hanno prevalso i giochi politici, gli antagonismi economici, sociali e regionali. Questo incontro di studio con la partecipazione di un architetto (chi scrive), un filosofo, e un sociologo, intende rimettere in campo alcune delle questioni lasciate in sospeso che riguardano l’architettura, proprio a partire dal confronto con la filosofia, campo disciplinare aperto sulla realtà, che ne estrapola visioni caratteristiche, forme di attrazione, deviazioni, intrinseca bellezza, disponibilità al dialogo. Innanzitutto bisognerebbe riprendere in mano la sostanza dell’architettura, confrontarne il divenire rispetto alla realtà contemporanea, alle vicissitudini del contemporaneo. In questa direzione, l’incontro con l’Altro potrebbe essere produttivo. Diversamente, si tratta di indagare sulla realtà di una disciplina che sta perdendo terreno mentre bisognerebbe contribuire a valorizzarne il tema della “cornice” come quello più adatto a ritagliare futuro, a catturare gli sguardi, mentre nello stesso istante i pensieri liberano energia, s-fuggono in ogni direzione e la cornice ne amplifica il ricordo. (Patrizia Mello) Info: tel 055 288342 fax 055 2396743 www.vieusseux.fi.it - CS.rtf