Living Room_ Cristian Chironi - Rubik
Il 28 maggio 2008, alle ore 22, Xing presenta a Raum, in via Ca’ Selvatica 4/d, a Bologna, per la serie Living Room, a cura di Silvia Fanti, “Rubik”, performance di Cristian Chironi. Rubik è un nuovo progetto performativo in fase di test. Nominalmente e metodologicamente, prende spunto dal Cubo di Rubik o Cubo magico, celebre rompicapo inventato nel 1974. La scena è un grande oggetto, composto di più quadrati per lato. I quadrati sono facilmente ruotabili e intercambiabili. Attraverso un intervento perpetuo e chirurgico, l’immagine si compone e scompone in infinite combinazioni, in dialogo con il performer che talvolta la inficia con la propria figura o la prolunga nel reale. Si costruisce così una sorta di scultura architettonica e dinamica il cui perno è un corpo che muta di abito. Le immagini sulle superfici del cubo sono un’indebita appropriazione da riviste e giornali. Il retino tipografico ne rivela la fonte e le relega ad uno statuto di bassa qualità; singolarmente non hanno particolare importanza, se non per il loro carattere popolare e potrebbero essere sostituite da altre. Ciascuna presenta una propria storia che, associata ad un’altra immagine crea una concatenazione di eventi. Ogni immagine è sezionabile, ed ogni porzione osservata determina un diverso percorso esperenziale. Cambiando una sola piastrella del cubo, muta il percorso: temporale, visivo e funzionale. Rubik annovera i caratteri di un’opera mai uguale a se stessa. Rubik è un ‘credo’ nel destino, nell’elemento che richiama e determina altre facce di storie parallele, luoghi, eventi, fatti, casualità, funzioni. Sincronicamente, e in un tempo dilatato. Le possibili combinazioni del cubo sono incroci in cui eventi e individui lontani si toccano per un solo secondo sulla faccia della terra. Un affresco leggero sull’umanità, oltreché la misura di uno stato attuale. Una babele multietnica, di storie e destini umani, di umori e umorismi, in cui l’evasione performativa del gioco si trasforma in viaggio, narrazione, tensione emotiva e programmatica cerebralità. Rubik è il rompicapo. Diverse geografie si connettono in un azzeramento temporale, dove il presente è quello del corpo del performer. Taktharova, Kabul, New York, Cannes, Jerusalem, Jakharta, Napoli… Babele: costruzione di mattoni e metafora di una diversità apparente e distanze vicine. Si dice che una farfalla che batte le ali in Giappone, generi un uragano nell’altra parte del mondo. Ruotando una faccia di Rubik, le convinzioni acquisite cadono come in un domino. Info: tel 051 331099 e-mail: info@xing.it; www.xing.it - www.cristianchironi.googlepages.com