Cristian Chironi - GAP
8 marzo – 12 aprile 2008, Bologna
Stasera alle ore 19, alla nt art gallery, in via Dal Luzzo 6/c, a Bologna, inaugura la mostra personale di Cristian Chironi dal titolo GAP, per la cura di Raffaele Gavarro. Gap è una mostra che lavora sul complesso, e decisamente difficile, rapporto che viviamo oggi tra memoria e presente, e più in generale tra passato e presente. Lo fa attraverso le fotografie e la storia del tenente Vittorio Vialli, giovane geologo della fanteria, mandato dopo l’8 settembre del 1943 in un campo di prigionia nel nord della Germania. Ma Vialli era, oltre che geologo, un appassionato fotografo, che riuscì a nascondere per tutta la prigionia una macchina fotografica e un discreto numero di rullini con cui documentò la vita del campo. Cristian Chironi, che abitualmente fa ricerche negli archivi fotografici, quasi a cercare una sorta di nutrimento al proprio lavoro, scopre l’esistenza di queste immagini nell’archivio dell’Istituto Parri di Bologna, e da qui comincia a immaginare un percorso al loro interno. È colpito dalla scelta di quei millitari italiani che dopo l’armistizio hanno preferito la prigionia tedesca alla Repubblica di Salò, dalla resistenza passiva di cui sono protagonisti e di cui si è sempre poco parlato. Vialli ruba immagini di vita quotidiana nel campo, momenti difficili e piccoli attimi di gioia, come le partite di calcio che i prigionieri organizzano in un vero e proprio torneo. Proprio il calcio diventa l’elemento con cui Chironi cerca di ricucire quel gap temporale, tentando di rendere quel passato sincrono al suo presente. Sceglie delle foto di Vittorio Vialli in cui, con un semplice lavoro di postproduzione, si inserisce al loro interno vestito da calciatore, con divisa a strisce bianconere, analoga a quella classica dei prigionieri. Tre foto, a cui affianca altrettanti schemi di azioni di battaglie tra partigiani e tedeschi, trasformandoli in schemi tattici di una partita. Costruisce infine un video, intitolato Gap#7, con alcune foto scattate dai ricognitori alleati durante la guerra, montate in dissolvenza e sapientemente in accordo con il ritmo dell’inno Uefa della Champions League. Una colonna sonora dai toni epici e retorici, che vuole esaltare il ruolo degli eroi dei nostri tempi. Ironia amara, certo, ma anche l’idea precisa che il passato si può capire solo avendo chiaro il presente, rendendoli l’uno parte dell’altro. Si ringrazia per la collaborazione l’Istituto Parri Emilia-Romagna. Info: tel +39 051 237722 fax +39 051 237722 e-mail: info@ntartgallery.com; www.ntartgallery.com - Cristian Chironi