Lo spazio dell’uomo

22 gennaio - 11 maggio 2008, Torino
La Fondazione Merz presenta la mostra, curata da Beatrice Merz e Francisca Moenne, “Lo spazio dell’uomo”, un’indagine sulla scena artistica contemporanea cilena, attraverso l’incontro tra la storia del passato e la realtà del presente. L’esposizione è realizzata in accordo e con il sostegno della Regione Piemonte, con il contributo della DIRAC (Ministero de Relaciones Exteriores), il patrocinio dell’IILA (Istituto Italiano Latino Americano) e in collaborazione con la Fundación Allende. Come punto di partenza, la Fondazione ha scelto di presentare, per la prima volta in Europa, il Museo de la Solidaridad Salvador Allende con una selezione di 29 opere della loro collezione d’arte internazionale, per poi offrire uno sguardo sulla produzione artistica attuale, qui rappresentata dai lavori di sei giovani artisti cileni. Nel 1971, Italia e Cile furono protagonisti di un’importante operazione culturale che portò, un anno più tardi, all’istituzione di un museo internazionale unico nel suo genere. Per volontà del suo ideatore, l’allora presidente Salvador Allende – destituito dal golpe del 1973 - , il Museo de la Solidaridad infatti fu il risultato del lavoro di un gruppo di esponenti della cultura internazionale. Tra il 1971 e il 1973 il Museo raccolse le opere donate dagli artisti di tutto i mondo che resero possibile la creazione di una collezione d’arte destinata al pubblico cileno, che continuò ad arricchirsi anche negli anni del Regime, con un intento di solidarietà politica e che finalmente oggi trova una sua collocazione in un nuovo spazio espositivo a essa dedicato. “… In una nuova concezione dei diritti dell’uomo dove si lavora innanzitutto per l’uomo, […] vogliamo che la cultura non sia patrimonio di un’elite, ma che sia accessibile alla grande massa che finora ne è rimasta esclusa, fondamentalmente, ai lavoratori, quelli della terra, delle fabbriche, delle imprese e del mare” (Salvador Allende). Parallelamente, la scena artistica cilena è animata da una forte potenzialità creativa, numerosi artisti si muovono nella ricerca visiva e in molti di loro ritroviamo radicata l’indagine sulla memoria, sullo “spazio umano” inteso come identità, non solo politico-sociale. Info: tel +39 011 19719437 fax +39 011 19719805 e-mail: info@fondazionemerz.org; www.fondazionemerz.org