altro_studio: bunker house


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Alluvioni, inondazioni, alte maree, sono fenomeni sempre più frequenti nel nostro paese, soprattutto nel centro-nord. Per non parlare del problema globale legato all’aumento inesorabile del livello delle acque. Questo in parte già avviene a Venezia dove, per lunghi periodi dell’anno, l’alta marea provoca un innalzamento del livello dell’acqua che supera spesso il metro e dieci di altezza. A tale proposito vengono poste delle piattaforme e passerelle per consentire l’attraversamento della città.

Il nostro intervento non si pone come semplice risposta al problema, ma punta alla strumentalizzazione di un determinato fenomeno catastrofico, ponendolo a servizio dell’architettura. Natura e architettura insieme in un rapporto che si colloca tra ragione e l’immaginazione. La contemplazione della natura e dell’architettura che è meraviglia e stupore ma allo stesso conferisce, all’osservatore, un senso di smarrimento. L’architettura si inserisce così in una espressione di potenza annientatrice della natura, di fronte alla quale l’uomo prende coscienza del proprio limite.razionale, riconoscendo la possibilità di una dimensione sovrasensibile, da esperire sul piano puramente emotivo. Allo stesso tempo si sente protetto all’interno della propria casa. Può svolgere tutte le attività quotidiane al riparo da qualunque problema, partecipando, semmai, attivamente al puro atto naturale.

La casa si pone come un bunker in cemento armato trattato e impastato con scorie di alto forno, (resistente, quindi a qualsiasi intervento caratterizzato dal materiale acqua). Parliamo di una casa a corte che presenta delle fessure in ciascun lato del volume per consentire all’acqua (in caso di piena) di defluire, senza alcun problema, verso la corte interna, trasformandola in un grande acquario. Il volume in cemento presenta degli elementi in ferro: una passerella di ingresso, i pannelli oscuranti delle finestre, una piattaforma sulla copertura e dei semplici ferri a vista che fungono da eventuali ormeggi, nei casi di totale allagamento della casa. Gli stessi ferri svolgono anche una azione protettiva nei confronti delle vetrate interne, anche se vengono trattate in modo da resistere alle eventuali attività violente dell’acqua (doppi vetri che al centro presentano una pellicola in laminato plastico).

In prossimità delle fessure le vetrate si trasformano in una serie di passaggi ponte, dei piccoli tunnel delle dimensioni di una porta posti in modo da non interrompere il passaggio dell’acqua verso la corte interna. La casa presenta un doppio garage: per la macchina e per una barca. Quest’ultima, attraverso un ascensore vetrato può arrivare in superficie, ed essere quindi utilizzata nei momenti di totale allagamento della casa.

[Anna Rita Emili|altro_studio]

©copyright archphoto-Anna Rita Emili