Piccardo/Emili/Brusci - G.R.A._una città anulare
26 giugno - 10 luglio 2007, Roma
Si inaugura stasera alle ore 17, presso il Museo H. C. Andersen, in via Pasquale Stanislao Mancini 20, a Roma, l’evento “G.R.A._una città anulare” presentato nell’ambito di ‘L’Utopia Praticabile. Ipertesti metropolitani’, a cura di Patrizia Ferri e Fabio Briguglio. Il progetto “G.R.A._una città anulare” nasce dall’incontro tra Anna Rita Emili (architetto), Lorenzo Brusci (artista sonoro /Giardino Sonoro) e Emanuele Piccardo (architetto e critico di architettura). Anna Rita Emili partecipa nel 2004 al concorso internazionale di architettura “A Town Landmark”, il cui tema è realizzare un nuovo monumento per la città; la Emili decide di collocare il monumento nella città di Roma. L’invito da parte di Patrizia Ferri e Fabio Briguglio al progetto “l’utopia praticabile”, che muove nella direzione dell’interazione tra un teorico/critico, un architetto e un artista, determina la collaborazione tra Piccardo/Emili/Brusci. L’approccio proposto non è un approccio astratto ma ben radicato all’esistenza di un progetto, che fin dall’inizio appariva calzante rispetto al tema proposto, dove l’interazione con l’artista sonoro è avvenuta partendo dal concetto di anularità definito dalla città, risultato della ricerca architettonica di Anna Rita Emili. La città anulare nascendo su una traccia esistente non può che essere legata al luogo specifico, in questo caso la città di Roma. I suoi riferimenti nascono all’interno degli studi sulle città utopiche degli anni Sessanta, e sulle macrostrutture, basta pensare al Monumento Continuo o architettura riflessa del Superstudio. A differenza di Superstudio dove la dimensione utopica rimane anche negli studi sulle “Dodici città ideali”, il progetto di Anna Rita Emili si differenzia proprio per il carattere di praticabilità della proposta. Essa “racchiude un modello di società -afferma la Emili- alienata ma allo stesso tempo affascinata dalla comunicazione on-line. È la rappresentazione di un sistema di vita che può essere applicato in un immediato futuro. Basti pensare alla comunicazione basata sulle distanze: casa-svago-lavoro, proprio queste distanze oggi si sono annullate o meglio, si sono concentrate all’interno delle quattro mura domestiche; si può così individuare e tracciare una nuova idea di città”. La città anulare diventa così anche il luogo della ricettività turistica proprio nel suo essere “nuovo” monumento e così deve essere vissuta; ciò è determinato dalla sempre più evidente trasformazione di Roma in città-museo ad uso e consumo dei turisti e non dei romani. Il cittadino anulare è “imprigionato” nel ventre circolare dell’architettura, all’interno della quale trova tutte le funzioni necessarie alla vita quotidiana (megastore per i generi alimentari, alberghi, residenze…) il tutto regolato dalla mobilità veicolare suddivisa e differenziata in nastri continui per i Tir, il treno, le automobili e i pedoni. Sulla sommità dell’edificio è previsto un parco lineare anulare che riprende l’archetipo dei camminamenti delle mura antiche e consente, tagliando l’edificio in due parti, alla luce di diffondersi nei livelli sottostanti. “E’ una città autonoma che si sovrappone a quella esistente. E’ un muro di ottanta metri di altezza e quaranta di larghezza che divide il passato dal futuro, il paesaggio urbano dal paesaggio naturale, il vuoto dal pieno. L’uomo anulare non può avvertire questo passaggio non può essere consapevole delle condizioni spaziali e temporali che animano l’esistente, rimane imprigionato all’interno della città . La pelle specchiata della città anulare annulla la materia sottolineando dal un lato (interno) la storia (passato) della città e dall’altro (esterno) il paesaggio (futuro)”. Proprio partendo da queste riflessioni si colloca l’intervento di Lorenzo Brusci/Giardino Sonoro. Un’installazione audio multicanale in grado di offrire modi musico-gestuali d’interpretazione dello spazio espositivo e di determinare condizioni d’immersività audio-percettiva. L’anularità viene così espressa dagli stati sonori che articolandosi in modo sequenziale e continuo contribuiscono a definire ipotesi di vita sensibile all’interno dell’architettura. (Emanuele Piccardo) | Info: tel +39 06 32298328 e-mail: cmichelli@arti.beniculturali.it; MuseoAndersen - altro_studio - GiardinoSonoro - invito.jpg