Editing Projects - Il centro si trova nel confine
21 - 23 aprile 2007, Roma
Si terrà stasera alle ore 17, presso la sede dell’ex-mattatoio di Testaccio, Facoltà di architettura - UniRoma 3, in via Aldo Manuzio 72 (ingresso da P.zza Orazio Giustiniani 54), l’inaugurazione dell’evento “Editing Projects”, promosso da Zerynthia, coordinato da Felix Monguilot-Benzal e a cura di Lorenzo Benedetti e Marta Casorati. Editing è un percorso che possiede un’identità articolata, volutamente aperta; è un montaggio non programmatico, un progetto che dribbla ordini e strutture predefinite, riflettendo i metodi e le costruzioni del pensiero contemporaneo. Editing è stato l’incontro a Gorizia, nell’ottobre del 2005, di dodici nazioni dell’Europa centro orientale - Austria, Bulgaria, Croazia, Germania, Italia, Macedonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria -; è stato poi un libro (2006) che ha raccolto le ricerche, i percorsi, le scelte dei protagonisti di quell’incontro, a cui sono seguiti quattro workshops, durante i quali gli artisti dei diversi paesi hanno ascoltato e vissuto la città per un breve tempo. Editing è, ora, la presentazione dei progetti concepiti durante il soggiorno a Gorizia. Gli artisti che hanno partecipato ai workshops - Vladimir Peric, Petar Mircovic, gli Unz, i PH.ON, Vesna Bukocev Metka Zupanic Lada Cerar, Vlad Nanca, Dorota Kenderova, Martin Piacek, Tanja Dabo, Antun Bozicevic, Kosta Tonev, Hainalka Bessenyei - hanno progettato per questa mostra nuove percezioni della città, immaginando terre condivise. ‘Il centro si trova nel confine’ è il titolo del testo, scritto a quattro mani e pubblicato nel libro del 2006; un apparente controsenso che rappresenta la sintesi dei pensieri e delle discussioni, generati da una riflessione sulla città che ha ospitato le varie fasi del progetto, che ci hanno condotto (insieme a Giovanni Iovane) a Editing. Dopo il crollo del muro che per decenni aveva sfregiato il suo territorio e riaffermato quotidianamente la natura negativa del confine, Gorizia è (ri-)diventata una città di transito, di innocua invasione e di scambio. Un luogo nel quale il confine non è limite, ma cerniera, punto di raccordo tra idee, culture ed esperienze diverse; o, come abbiamo già scritto nel testo precedente: il confine come elemento caratterizzante della città e, dunque, come punto centrale di un progetto che vuole focalizzare il concetto della divisione come una possibilità di costruire e creare nuove combinazioni nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. Info: tel 06 488871226 fax 06 488871230 e-mail: zerynthia@zerynthia.it; www.zerynthia.it