Brunetto De Batté. Città altra/Napoli/L’altra città

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Ricevo fresco di stampa il nuovo libro di Davide Vargas, ne vedo al primo spoglio il suo carattere. Il Suo modo di scrivere va oltre il saggio e racconto, chissà (poesia), nel leggere questi testi indica un procedere per polaroid, scatti che incorniciano personaggi, dettagli, sfondi dove l’architettura diviene sempre più presente nell’ interezza del presente nella vita quotidiana, raffigurazioni che suggeriscono quello sguardo tanto caro a E.P [Emanuele Piccardo], il puntare l’obiettivo sull’istante, il marginale, l’insolito abituale. Insomma si parla di città, è una lettura di Napoli e suoi dintorni (guida sentimentale), qui attraverso i capitoli passeggiamo in un territorio dalla periferia al centro e viceversa, sino ai più dimenticati angoli, scorribande, derive situazioniste, dove incontri tra le righe personaggi cari a tutti: da Totò a Troisi, da Pazienza a Dalisi ed altri ancora, non sono fantasmi ma sono parti di città e del paesaggio come Malaparte e Savinio e altri ancora, così presenti che viene naturale e facile a rammendare tutti i ricordi…(ogni città si presta a letture e riletture, in fondo è la lente del tempo che deforma e cambia le prospettive e ci fa scoprire e rivedere il nuovo nelvecchio o meglio il presente nel passato…di Napoli ricordo le esplorazioni viscerali di Francesco Venezia, le ricognizioni di Mimmo Jodice, la città immaginata di un Pier Luigi Razzano, il giocattolame di caffettiere del Dalisi, dai racconti di Pagliara, De Seta, De Fusco…)

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Percorsi & Luoghi in parte già letti in quella rubrica incastonata in presS/Tletter di LPP dal meraviglioso titolo “Il nutrimento dell’architettura”. Questi testi, come i precedenti, raccolti da Vargas sono delle vere e proprie lezioni di Architettura, dove il tutto si mescola in una visione, una lettura-rilettura, e lì stanno le basi per un progetto o progetti (devo ammettere che i precedenti testi di D.V. erano già stati consigliati in bibliografia presso i miei corsi).
Questo ultimo libro riporta la questione a come scrivere d’architettura & città, di teoria, penso e ricordo “Nelle città del Mondo” di Giancarlo De Carlo, ed ancora prima le storie di un Vittorio Savi, le autobiografie da Aldo Rossi a Ettore Sottsass…persino Camilleri con ll labirinto di Persico o Luca Molinari con Le case che siamo, per non parlare di Ponti Amate l’architettura. Insomma esce quell’orizzonte di “saggistico/narrativo” italiano che ha caratterizzato il nostro procedere in un territorio, come il nostro, straricco di stratificazioni storiche.

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Storie di storie, accumuli, visioni, tutto scorre dalla sua penna di Vargas, tutto con garbo, il giusto accento sulle partiture della scrittura come per l’architettura, poi a seguito colori odori suoni, atmosfere, e gli schizzi che accompagnano il libro illustrano l’attenzione per il rilievo, l’indagine, l’investigazione…ma dopo pochi iniziali tratti tutto si dilata poeticamente e ribalta nel racconto, sublime quasi riassunto del testo.

[Brunetto De Batté]

Davide Vargas, L’altra città (guida sentimentale di Napoli), Tullio Pironti, Napoli 2017

18.9.17 Peer review EP